
L’operatore telefonico T-Mobile è finito sotto accusa per la sua presunta negligenza e incapacità di proteggere le informazioni dei clienti: questo avrebbe indirettamente permesso un “SIM swap attack” che ha portato al furto di 15 (BTC), oltre 450.000$.
Un attacco SIM swap, definito anche truffa “port-out”, è una tattica divenuta molto diffusa negli ultimi anni. Tale attacco comporta il furto del numero di telefono cellulare di una vittima, che può poi essere utilizzato per dirottare gli account finanziari e social dell’utente intercettando i messaggi automatici utilizzati per l’autenticazione a due fattori.
La denuncia depositata l’8 febbraio nel Distretto meridionale di New York dal querelante Calvin Cheng, ovvero la vittima che sostiene di aver perso 450.000 dollari in Bitcoin a seguito di un tale attacco, spiega esattamente perché le aziende di telecomunicazioni svolgono un ruolo così importante in questo particolare tipo di frode:
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