
LONDRA (Reuters) – I prezzi del petrolio sono in ribasso quasi del 2%, sotto i 50 dollari al barile, estendendo le perdite della sessione precedente, con il nuovo ceppo del coronavirus riscontrato nel Regno Unito che ha riacceso i timori sulla ripresa della domanda.
La scoperta della nuova variante del virus ha spinto diversi Paesi a chiudere i propri confini con la Gran Bretagna, anche se un ministro britannico ha detto che il Regno Unito e la Francia stanno lavorando per riaprire una delle rotte commerciali più importanti d’Europa.
Alle 10,45 circa, i futures sul sono in ribasso di 74 centesimi, o dell’1,45%, a 50,17 dollari al barile, mentre il Usa perde 77 centesimi, ovvero l’1,61%, a 47,2 dollari.
“Nella battaglia tra immediati timori negativi e ottimismo futuro, i primi stanno ora avendo la meglio”, ha detto Tamas Varga del broker petrolifero Pvm.
L’ultimo rally è culminato venerdì con il Brent che ha toccato i 52,48 dollari, al massimo da marzo. Alcuni vedono un possibile ulteriore calo dei prezzi.
“L’ambiente rimane decisamente avverso al rischio”, ha detto Jeffrey Halley del broker Oanda. “Data la portata del rally di due mesi dei prezzi del petrolio, non si può escludere una correzione più profonda” ha aggiunto.
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